Nonno Orto racconta - la "vera storia" del pomodoro cuore di BUE. (Il racconto nasce dalla penna di Mariagrazia Doglio)
Oggi Nonno Orto dedica il suo post ai suoi amati nipoti, i più piccoli, ai quali da sempre intende trasmettere i molteplici valori che la Natura porta con sé.
E lo fa prendendo in prestito un racconto dell’autrice e stimata maestra di Albenga, Mariagrazia Doglio. L’autrice, amante del suo territorio, ha dedicato ad alcuni prodotti della sua Riviera quattro racconti per illustrare ai suoi alunni, e non solo, le caratteristiche di questi frutti della terra.
La storia raccontata oggi dal Nonno è quella della “vera” origine dei pomodori cuore di bue.
Siamo ad Albenga, in Provincia di Savona, in particolare nella frazione di San Fedele. Tre fratelli, purtroppo orfani dei loro genitori, trascorrono le loro giornate dedicandosi alla cura dei terreni ereditati, ognuno per la propria specifica mansione:
Bartolomeo è il più grande, molto preciso e si occupa con cura di preparare il terreno per la semina.
Umberto, un tipo apprensivo e generoso, si occupa di reperire nutrimento naturale per il terreno.
Ernesto, furbo e tenace, è il più piccolo e si ingegna ogni giorno per trovare soluzioni efficaci per ottimizzare i risultati minimizzando gli sforzi.
Un giorno, poco distante dal podere, proprio Ernesto trovò una fonte d’acqua fresca che volle fortemente incanalare verso i suoi campi.
Grazie all’apporto dato dai tre fratelli il terreno in estate inizio a produrre una pianta mai vista prima: una varietà di pomodoro, subito amata da tutti.
Bartolomeo, Umberto ed Ernesto, generosi d’animo, donarono i semi di questa pianta ai contadini del territorio che diedero al pomodoro un nome speciale: Cuore di B.U.E. (Bartolomeo, Umberto ed Ernesto), in onore dei tre fratelli.
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